Ancora una volta un bel romanzo, ben scritto e godibilissimo. Nonostante la tragicità della storia reale, peraltro in perfetta fusione con la parte del romanzo fantastica, la lettura è scorrevole e come al solito si legge tutto d’un fiato.
Non si può fare a meno di andare avanti, una pagina tira l’altra. I temi affrontati sono molti, il più importantre sicuramente è quallo che, come si evince dal titolo, riguarda la guerra; ma si potrebbe discutere di molte altre cose quali la violenza sulle donne, la pedofilia ecc.
Tutti argomenti che l’Autrice tocca senza mai cadere nel volgare e in poche parole, ma ben dette, fa capire tanto.Accurata la ricerca storica ma soprattutto interessantissima la Nota dell’Autrice riportata a fondo libro, dove la stessa si fa promulgatrice di una triste vicenda accaduta nel ’43: una vera e propria mattanza da parte di pseudo partigiani filotitini nei confronti di dodici carabinieri. Fatto drammatico e sconosciuto ai più. Io ne sono venuta a conoscenza leggendo questo libro.
Di particolare rilevanza anche se poco reclamizzato da chi di dovere, che l’Autrice, come con il precedente romanzo, devolve tutto il ricavato alla O.N.A.O.M.A.C. e alla U.I.L.D.M. Spero che l’attività narrativa di Serena Beoni non si fermi qui, ma che continui a regalarci perle preziose come questa che ho appeha terminato di leggere. Brava!