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L'Amore Rubato
L'Amore Rubato

“L’amore rubato” è una storia narrata di getto, animata dai Montini, una famiglia di contadini, numerosa e coesa, vissuta alla fine del diciannovesimo secolo.

Il vero protagonista di questo romanzo, però, è l’amore: quello tra le varie coppie presenti e quelle che man mano si andranno formando; l’amore di Giuliano e Margherita per i loro figli; l’amore fraterno e quello filiale e non ultimo l’amore per la Patria. Il tutto vissuto in un’Italia postunitaria che non ha ancora trovato la sua identità culturale e politica e
che tra tanti problemi, deve affrontare anche quello del brigantaggio. Ed è proprio il brigantaggio che travolgerà il più irrequieto dei Montini, segnando drammaticamente la fine di questa saga familiare.

Ecco dunque l’amore rubato, scippato, strappato brutalmente. L’amore rubato.
Chi, in fondo al cuore, non ha un amore rubato e chi non si è mai trovato di fronte ad un bivio costretto a scegliere, incerto sul giusto epilogo della propria opzione?
E questo è esattamente ciò che accade ai personaggi di questa storia che con le loro storie ci fanno rivivere emozioni, sentimenti e valori che una società, moderna e veloce come quella in cui viviamo, ha eclissato, ma che dovremmo ricordarci sempre di saper provare.

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Dicono di "L'Amore Rubato"

Carissima Serena, ho letto tutto d’un fiato il tuo romanzo “L’amore rubato” : non riuscivo a staccarmene e anche adesso che l’ho finito sono rimasta ancorata ai suoi personaggi tutti quanti Tommaso incluso. Alla faccia del romanzo d’esordio!

È semplicemente bellissimo, una poesia dalla prima all’ultima pagina. La prossima volta che ci vediamo ti prego di portarmi gli altri due… Sai che ti dico? Sei una grande scrittrice e una grande anima. Sono felice di conoscerti personalmente. Un bacione. Al prox cappuccino.

Marzia Suisola

Mio Dio che splendido racconto! – esclamò Sofia...

Bel racconto di umane cose, mi sono commosso, laddove si crede nei miracoli, e divertito per la semplicità nel narrare.

Giuseppe G. Carchidi

Ho letto “L’amore rubato”. complimenti, una lettura avvicente, non ho staccato finchè non l’ho finito. una lettura morale, di altri tempi, una boccata di aria fresca, pulita.

Pier Luigi Tolardo 

Libro fantastico, semplice e ricco allo stesso, tempo sostenitore di valori ai quali tutti noi dovremmo tenere di più e mantenere vivi come un tempo. Il mio giudizio è buono.

Un unico piccolo rimprovero: troppo corto! Giovanni

Giovanni

In una parola STRAORDINARIO!!! Difficile credere che questa sia un’opera prima! Ho trovato questo romanzo emozionante, coinvolgente ma soprattutto commovente.

Bello ricordare cosa i nostri carabinieri hanno fatto per l’Italia, intrecciando la storia di quegli anni con le vicissitudini di una famiglia povera ma onesta e coesa. Ritengo questa lettura adattissima ad essere adottata nelle biblioteche scolastiche.

Dopo aver letto con inaspettata soddisfazione questo libro, che avevo acquistato per beneficienza, mi piacerebbe vederlo su pellicola o magari al teatro! Ancora complimenti, è una lettura che consiglio a tutti(impossibile pentirsi dell’acquisto)e spero in futuro di leggere ancora Serena Beoni. Federico ’80.

Federico

Nelle righe di questo piacevole romanzo, l’autrice è riuscita a coniugare sentimenti di solidarietà, sensibilità, amore, amicizia, onestà, intrecciati nel percorso della vita ove si alternano dolori e gioe, toccando ed emozionando l’anima.

Valori che sempre più vedono svanirsi in un epoca protesa al consumismo. Un romantico romanzo da leggere nelle fredde serate d’inverno per scaldare i cuori. Complimenti!!!

Patrizia e Francesco

Romanzo di ampio respiro. Con una trama così ricca che sarebbe stato facile ampliarlo di molto o farne delle puntate successive. Un linguaggio chiaro, semplice, scorrevole e corretto. Bella l’ambientazione, come pure certe descrizioni di luoghi e costumi.

Per essere un’opera prima è un buon viatico per una carriera piena di soddisfazioni. Una piccola critica: i personaggi, pur tanti, dovrebbero essere meglio sviluppati nella loro interiorità.

Vedi la pecora nera Tommaso, di cui si intuisce il travaglio psicologico, ma non si ha la vera percezione del percorso introspettivo che lo conduce a scegliere la strada che lo porterà a discostarsi dalla famiglia. Complimenti.

Diego Di Pasquali
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