Si intitola ‘I segreti della luna’ il mio terzo romanzo che ho deciso di ambientare a Pelago (Firenze) dove vivo.
L’intera vicenda ruota attorno a Sergio e ad Alice e si svolge a Nipozzano, piccola frazione del comune di Pelago, a Firenze.
Sergio e Alice, dopo anni trascorsi uno a Milano, l’altra a Roma, tornano a Nipozzano per motivi diversi: lui, un capitano dei carabinieri in forza al Nucleo T.P.C. di Monza, è in attesa di giudizio dopo essere stato sospeso dal servizio perché sospettato del furto di un’importante opera scomparsa da una galleria d’arte dove aveva effettuato un controllo e successivamente rinvenuta nella sua abitazione; lei, una restauratrice mancata per aver scelto d’inseguire un sogno di felicità incarnato da un uomo che per anni si è solo preso gioco di lei, torna a Nipozzano per il funerale della nonna materna.
I due, dopo essersi persi di vista nell’adolescenza, si ritrovano proprio a Nipozzano dove, all’ombra dell’imponente castello che domina la valle, riprendono a frequentarsi e pian piano capiscono di amarsi.
La loro presenza a Nipozzano risveglia un antico mistero che da secoli attende di essere svelato e che, come per magia, riaffiora attraverso i colori di una misteriosa tela che Alice riceve in eredità dalla nonna.
Così ha inizio una affannosa ricerca che, grazie anche ad una carambola di personaggi, da vita ad una storia appassionante e ricca di colpi di scena.
Insieme Sergio e Alice non solo riusciranno a risolvere lo strano mistero che affonda le sue radici nel 1500, epoca a cui risale la pittura, ma scopriranno anche l’astruso intreccio tra una vicenda accaduta trent’anni prima e una serie di delitti commessi da un misterioso assassino senza apparente motivo.
Incipit:
“Scese l’oscurità e si alzò il vento.
La luna si levò alta in cielo diffondendo la sua candida luce sul piccolo borgo. I maestosi alberi, come eterne sentinelle, fiancheggiavano il castello e s’inchinavano all’impeto del vento, mentre più giù le fronde degli ulivi danzavano freneticamente ad ogni folata…
…Il ghigno di una donna… l’urlo straziante di un uomo… la paura di una ragazza e gli occhi inorriditi di un giovane; nel profondo silenzio di quella notte ormai tutto era compiuto.”
Ciao Serena, ho (purtroppo) finito di leggere “I segreti della Luna” e, come promesso, ecco il mio commento. La premessa che faccio è che dirò la verità, sapendo che uno scrittore la apprezza.
La verità è tutta racchiusa in quella parola che leggi sopra…quella tra parentesi. Sì, mi dispiace di averlo finito di leggere, perché è stata una bellissima compagnia. Il tuo romanzo è riuscito a farmi provare l’emozione che mi spinge a leggere così tanto da quel lontano giorno del 1978, quando la maestra d’asilo mi regalò “Cipì” dando inizio così alla mia passione, all’amore per le pagine scritte…una dietro l’altra. Proprio così, “I segreti della Luna” non è solo un ottimo libro ben scritto, una storia molto ben pensata, costruita e realizzata e una perfetta armonia tra gli intrecci e le rivelazioni.
No, non è solo quello. Queste cose già in molti te le avranno dette. E’ quello che il lettore cerca. Almeno è quello che cerco io quando scelgo le mie letture. Ho sempre immaginato il periodo in cui leggo un buon libro come un periodo speciale che mi concedo, in cui una persona cara (ognuno ha la sua in fondo al cuore) viene a trovarmi con una storia nuova da raccontare. Tutte le volte che prendo in mano il libro e comincio a leggere è come se aprissi la porta e la facessi accomodare in salotto; tutte le volte si siede sulla poltrona e comincia a raccontare.
La ascolto rapito per giorni e quando arriva la fine della storia, so che il nostro momento speciale è finito…e la tristezza si fa sentire. Ma è una tristezza che lascia subito il posto alla sensazione di essere più ricco; la ricchezza che chi ama le storie e le parole conosce bene. Ecco, l’ultima volta che avevo provato a 360 gradi questa sensazione era successo dopo av er letto “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafon ed è quello che ho provato ieri sera, quando ho finito il libro. Credimi, non è adulazione o voglia di fare quello che fa i complimenti; no, è la verità che chi ama la lettura e, nel mio caso, anche la scrittura, ha il dovere di dire. Ho amato “I segreti della Luna” perché su quel torrione insieme a Ludovico e Bianca c’ero anche io, perché ho sofferto con Cosimo e perché ho spinto Massimo ad andare a cercare e a prendere Naira.
Ecco, questo è il mio commento e questo è quello che il romanzo mi ha regalato. Brava, ma soprattutto grazie da chi ama la lettura! Ecco perché sono felice come una pasqua per i complimenti ricevuti da te! Sentirsi dire che scrivi bene da una che scrive così è il massimo, almeno lo è per me! Brava e grazie ancora!
Ciao Serena, sono Loredana Salvadori volevo farti davvero di cuore i miei complimenti. Ho terminato la lettura del libro due giorni fa e mi è piaciuto.
Sei molto brava e sei riuscita a coinvolgermi nella tua storia al punto che adesso,quando passo dal bivio di Nipozzano o da villa Grassina,penso istintivamente ai protagonisti così ben costruiti. Hai davvero una fantasia brillante!
Serena, non scrive.
Serena dipinge la vita.
Colora di profumo, quello che solo il cuore puo’ sentire. Serena con le sue parole ti porta in là…
Un po’ più in là… I Segreti della Luna ha un solo difetto… ti lascia l’amaro e il dolce di certi sogni illuminati dalla luce della luna… e doppo certe tue parole la realtà ti appare banale… il tuo libro non ti lascia… resti li’… beatamente imprigionato…
Cara Serena, ti faccio i miei complimenti per il tuo libro I SEGRETI DELLA LUNA. La storia narrata è architettata in maniera coinvolgente mescolando passato e presente in modo perfetto.
Non mi dilungo oltre. . . . GRAZIE.
Un bellissimo libro. Coinvolgente tanto da immedesimarsiarsi nei personaggi. Un libro da leggere di getto tanto ti prende.
Un consiglio a tutti i lettori: prendere un foglietto e scrivere i vari personaggi le relazioni di parentela ed il loro ruoli (come si faceva alle superiori quando si leggeva Shakespeare) questo serve serve solo all’inizio perché i personaggi li senti parenti, amici e nemici. Brava Serena!
Benvenuta, fra i maestri del giallo.
I segreti della luna l’ho preso da Stefano Tinti per pura curiosità,e dopo averlo letto sono rimasto gioiosamente colpito dalla trama della storia che regge molto bene; è storico,è attuale.
Il tuo libro (che ha come fulcro,Diacceto e queste colline meravigliose) è di ampio respiro, nazionale. Il patos, la voglia di girare pagina per sapere il dopo e il corso delle vite (o morte) dei personaggi…
È così che ho tirato fino alle cinque del mattino. Questo nuovo nato mi ha deliziato e lo metterò vicino a Lucarelli, Le Carrè, Colaprico con il suo commissario Binda, Gianni Biondillo che da quando ha scritto tre gialli ambientati a Quarto Oggiaro MI, le amministrazioni hanno aperto un commissariato di polizia, è poi tanti altri giallisti bravi.
Il tuo sarà in buona compagnia, ogni due o tre anni mi rileggo quelli che mi hanno preso una briciola di cuore. Il tuo libro, come avrai capito, mi è piaciuto, ne voglio regalare una copia a mia figlia Angela che vive a Boston, ma viene a cantare pezzi di Edith Piaf il 7 agosto per la serata di chiusura del Diaccetum festival.
Angela ama questi luoghi perchèquando abbiamo comprata la casa quì a Diacceto, lei era piccola e Nipozzano, il bar Tinti che sono nel tuo libro, per lei sono cari ricordi. E poi ama i Gialli come me …….mi farebbe piacere che tu scrivessi una dedica sul libro che regalerò ad Angela. Grazie per il regalo di questo giallo nuovo venuto al mondo e,(sono interessato) spero che tu scriva un fratellino. Auguri e un saluto sincero.
Serena, ho passato dei momenti molto belli insieme al tuo libro, mi immaginavo tutti i posti che conosco e che tu hai descritto pefettamente!
Mi sembrava di esserci davvero insieme ai personaggi. Il libro mi é piaciuto davvero tantissimo… La storia é molto interessante ed originale.
Ti ringrazio per aver scritto un libro cosi bello e cosi attraente, non ce la facevo di smettere a leggere. Ancora complimenti, sei brava davvero! Non vedo l’ora di leggere il tuo prossimo libro!
Ciao Serena, mi permetto la confidenza perché ci conosciamo… i segreti della luna è veramente un gran bel romanzo, c’è tutto , intrigo , passione, amore, mistero e giallo che ti danno quella suspense necessaria a tenerti incollato alle pagine sino a che non hai letto anche l’ultima parola!
Caspita, mi sono detta, ma come hai fatto ad intrecciare una storia così, ma soprattutto come hai fatto a far tornare anche ogni minimo particolare? Sai che io sono precisina e puntigliosa, ho letto il libro tutto d’un fiato, perchè la tua scrittura ha questo pregio: più leggi più leggeresti, poi ho letto una seconda volta per vedere se mi fosse sfuggito qualcosa, ma mi sono accorta che veramnte questa volta il tuo libro è perfetto, un cerchio che si chiude!
I più sinceri complimenti, per la storia, per il lessico che si è evoluro in maniera esponenziale, e per l’ambientazione. Ti confesso che quando passo da Nipozzano avverto un brivido e il forte istinto di guardare il castello! Prima o dopo ti noterà un editore con le spalle grosse e allora le tue storie, belle storie, saranno alla portata di tutti, vedrai! Ancora BRAVA!!!!
Ottimo lavoro, Serena, scorre e ti avvolge, non me lo aspettavo così intenso! I miei più autentici rallegramenti!
Ho terminato la lettura del libro, ti faccio i complimenti e credimi sono veramente sinceri. Sei oramai una scrittrice affermata.
Bellissimo il ritrovamento del baule con relativo segreto. Interessante la perfetta descrizione dei luoghi. Girando per la nostre strade si pensa sempre di incontrare qualche protagonista della vicenda. Magnifico intreccio che sfocia nella cosa più bella della vita “l’amore”